Questo articolo può contenere link sponsorizzati.
Ansiolitici omeopatici, ecco i migliori 5 rimedi per curare l’ansia con l’omeopatia
L’ultima revisione del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali ha ufficialmente inserito lo stato d’ansia tra i disturbi che possono turbare la psiche e, in questo modo, compromettere la qualità della vita: ecco perché l’utilizzo di ansiolitici omeopatici può rivelarsi molto utile.
L’argomento, tuttavia, è trattato ampiamente in molti settori, e spesso la parola “ansia” viene utilizzata in maniera impropria, non adeguata al contesto.
Soprattutto nel linguaggio comune, si tende a definire con il termine “ansia” qualunque situazione di disagio e oppressione, anche se questa non causa, a tutti gli effetti, una risposta negativa da parte dell’organismo.
Da quanto detto, dunque, si capisce che l’ansia è una cosa molto seria, alla quale sono legati sintomi specifici e ben definiti.
Uno dei sintomi più comuni in caso di stato d’ansia, ad esempio, è il fiato corto.
La mancanza di respiro e la percezione dell’oppressione a livello toracico in assenza di specifiche problematiche legate al cuore e al sistema cardio-circolatorio sono sintomi da ricondurre senza dubbio agli stati d’ansia, i quali sono in grado di stimolare la percezione a livello cerebrale di alcune sensazioni che non rispecchiano la realtà. Altri sintomi direttamente riconducibili all’ansia sono vertigini, nausea e vomito, nonché la sudorazione.
Per quanto i sintomi siano poco piacevoli, è opportuno prestare attenzione a non sottovalutarli o sopprimerli, al contrario vanno assecondati con delicatezza: si tratta infatti di reazioni spontanee dell’organismo a una sensazione di stress. La sudorazione, ad esempio, si verifica poiché l’ansia causa l’aumento della temperatura corporea, che viene riportata a livelli normali mediante l’espulsione di acqua e sali dai pori.
Ansiolitici omeopatici: cosa sono e su quali principi si basano
Per fortuna, tra le innumerevoli soluzioni che è possibile adottare per contrastare la comparsa di stati d’ansia e i loro sintomi è possibile utilizzare l’omeopatia.
Questa medicina alternativa, oggi sempre più adottata, è stata ipotizzata e testata a lungo da Samuel Hahnemann, noto medico tedesco.
Il principio fondamentale su cui si basa l’omeopatia è molto semplice: l’idea è quella di introdurre nell’organismo una sostanza che è in grado di provocare i sintomi che percepisce il paziente. In altre parole, i medicinali omeopatici sono veleni.
Tuttavia, l’omeopatia prevede che queste sostanze vengano introdotte all’interno dell’organismo in quantità infinitesimali, con una concentrazione tale che non solo non è in grado di provocare un effetto dannoso, ma che al contempo causa la scomparsa dei sintomi. In altre parole, secondo Hahnemann, “il simile combatte il simile”.
L’applicazione di questo principio in omeopatia prevede dunque la somministrazione di formulati contenenti principi attivi (estratti solitamente da piante) direttamente correlati alla condizione che si manifesta, ma in maniera estremamente diluita.
È proprio grazie a quest’idea che nascono gli ansiolitici omeopatici, sostanze che è possibile adottare per contrastare gli stati d’ansia e i sintomi ad essi annessi.
Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere sui migliori ansiolitici omeopatici.
L’ Ambra Grisea come rimedio omeopatico contro l’ansia
Tra i migliori tranquillanti omeopatici, soprattutto se si verificano degli stati d’ansia prolungati e intensi (che possono sfociare dunque in attacchi di panico veri e propri), vi è l’Ambra grisea.
Questa sostanza viene prodotta a livello intestinale, e più specificamente in prossimità del cieco, da parte del capodoglio, il più grande animale munito di denti che popola gli oceani e che può raggiungere profondità elevatissime.
L’Ambra grisea, quando viene prodotta, ha una forma rotondeggiante, un colore candido e una consistenza morbida, quasi gelatinosa. Quando questa massa viene però esposta al sole per molto tempo, ovviamente diventa più compatta e assume anche un odore piacevole, molto delicato.
La composizione del rilassante omeopatico mette in evidenza l’elevata presenza di steroli (anche se il colesterolo è ritrovato solo in tracce) nonché di acidi e di ambreina, una sostanza aromatica dalla quale si ricavano piacevoli profumi.
L’assunzione di Ambra grisea in concentrazioni elevate ha importanti effetti dannosi a carico del sistema nervoso. Questo ansiolitico naturale potente, infatti, è associato a una spiccata ipersensibilità agli stimoli di ogni tipo.
A livello capillare, infatti, provoca fragilità, nonché tachicardia; inoltre, l’Ambra grisea in elevate quantità è direttamente associata a un aumento di sensibilità psichica, con l’amplificazione di emozioni soprattutto negative. Tra i suoi effetti poco piacevoli, in aggiunta, vi sono prurito e intorpidimento degli arti, nonché meteorismo e difficoltà respiratorie.
Se questo è l’effetto di uno dei principali ansiolitici omeopatici forti, è chiaro che l’assunzione in concentrazioni infinitesimali contrasta questi sintomi, andando a stimolare un senso di benessere e rilassamento diffuso, agendo come calmante omeopatico, limitato non solo alla psiche ma che si estende anche al corpo.
Anche l’Ignatia amara tra gli ansiolitici omeopatici: ecco a cosa serve
L’appellativo “Ignatia” è da attribuire a San Ignazio: il rimedio, infatti, proviene direttamente dalla fava intitolata al suddetto santo, originaria delle Filippine.
Come molte fave, tra cui i semi di caffè, questo seme contiene elevatissime concentrazioni di alcaloidi. A differenza di quelli del caffè, tuttavia, i principi attivi presenti all’interno di questi semi sono molto tossici, al punto che anche 80 mg possono causare la morte di un uomo adulto.
Uno degli alcaloidi presenti all’interno della Ignatia amara è la brucina: dal suo appellativo, si può comprendere che questo alcaloide provoca un’intensa irritazione, e può agire a livello nervoso, provocando convulsioni.
L’altro eccipiente contenuto all’interno di questo rimedio omeopatico per l’ansia è la stricnina, la sostanza più amara esistente al mondo. Per questo principio, che in elevate concentrazioni blocca il funzionamento del sistema nervoso e di quello respiratorio, la dose letale è molto bassa. Proprio per questo motivo, viene utilizzato all’interno dei veleni per topi.
Tuttavia, gli effetti negativi causati da queste due molecole vengono non solo evitati, ma persino contrastati se le sostanze vengono ultra-diluite e assunte nei giusti formulati. Tra i loro principali effetti omeopatici vi sono quelli di contrastare emozioni negative nonché stati di depressione e ansia, alleviare il mal di testa, stimolare il corretto funzionamento dell’apparato digerente e migliorare il ciclo cardiovascolare. In alcuni specifici soggetti, questo ansiolitico omeopatico viene usato anche per contrastare l’insonnia.
Gelsemium: uno degli ansiolitici omeopatici adatti a stati d’ansia improvvisi
Il Gelsiemium, ansiolitico omeopatico forte utilizzato soprattutto per contrastare attacchi d’ansia, proviene dal gelsemio, una pianta originaria dell’Asia che si contraddistingue per i fiori dal colore giallo vivo.
A dispetto della colorazione vivace e allegra del fiore, è bene sapere che l’estratto – che viene ricavato mediante tintura madre dalle sue radici – può provocare blocco respiratorio e paralisi se assunto in concentrazioni elevate. Questa pianta rampicante, infatti, contiene un alcaloide denominato gelsemidina, simile alla stricnina contenuta nell’Ignatia amara. Tra gli effetti di questo alcaloide vi è non solo quello di provocare la paralisi, ma anche di interferire con il normale ciclo cardiaco.
Si tratta di una sostanza molto pericolosa se non maneggiata adeguatamente, soprattutto per via del suo semplice reperimento in alcuni paesi, tra cui quelli del Sud America (Texas in primis).
Quando utilizzata come rimedio omeopatico, invece, il Gelsemium mostra degli effetti positivi degni di nota. In particolare, viene utilizzato per contrastare stati d’ansia improvvisi e tremori provocati da un evento emozionante imminente (come ad esempio un esame, un concorso o una prova particolare). Inoltre, se utilizzata nelle giuste concentrazioni, questa soluzione omeopatica dona sollievo anche alla mucosa digerente, nonché riesce ad abbassare la temperatura corporea (secondo alcune leggende, infatti, la sostanza è stata utilizzata le prime volte proprio per contrastare la febbre).
Aconitum napellus: tra gli ansiolitici omeopatici, il più adatto per stati violenti
Se lo stato d’ansia si presenta improvvisamente e in maniera estremamente intensa, l’Aconitum napellus è senza dubbio il rimedio ideale per calmare i sintomi in modo rapido. Anche l’aconito napello è una pianta dall’aspetto molto gradevole, grazie alla sua colorazione viola che ricorda un fiorellino di campo.
A dispetto di ciò, però, c’è da sapere che si tratta di una sostanza molto velenosa se assunta tal quale. La pianta, estremamente diffusa anche tra le Alpi italiane, può provocare la morte in poche ore, tant’è che in passato veniva utilizzata per sopprimere gli anziani ormai destinati alla morte.
I suoi effetti principali, che si verificano pochi minuti dopo l’ingestione, prevedono blocco respiratorio, incapacità del cuore di pompare sangue e crisi neurologica. In alcuni casi, possono sopraggiungere anche sintomi negativi a carico dell’apparato gastrointestinale, e possono verificarsi vomito, nausea e diarrea.
Il tutto è causato dall’aconitina, un altro alcaloide che, quando diluito molte volte, riesce a evitare la comparsa di questi sintomi e persino a calmare gli stati d’ansia e quelli febbrili, soprattutto i più violenti e improvvisi. Anche in caso di disturbi cardiovascolari, l’assunzione dell’Aconitum napellus in quantità infinitesimali può rivelarsi molto utile per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
Argentum nitricum come ansiolitico omeopatico
Argentum nitricum non è altro se non il nitrato di argento. Si tratta di un sale che in condizioni ambientali normali assume un colore bianco e la consistenza di una polvere. Si scioglie molto facilmente in acqua, ed è estremamente tossico se ingerito o inalato in concentrazioni elevate. I danni principali che è in grado di causare sono soprattutto a carico di mucose e tessuto nervoso, all’interno dei quali provoca vere e proprie ulcere.
Quando utilizzato come rimedio omeopatico, però, l’Argentum nitricum è estremamente potente. Tra gli ansiolitici omeopatici, questo è particolarmente indicato per rimediare a ulcere, varicosi e soprattutto stati d’ansia, che è in grado di placare in maniera pressoché immediata.
L’Argentum nitricum, infatti, è indicato per soggetti irritabili e ansiosi, e aiuta anche a ripristinare il corretto ciclo respiratorio. Tra i rimedi omeopatici per l’ansia, si tratta senza dubbio di una delle migliori soluzioni.
Disclaimer
Le informazioni contenute in questo articolo hanno uno scopo puramente informativo, sconsigliamo infatti qualsiasi utilizzo “fai da te” di ciascuno degli elementi descritti. L’omeopatia è una vera e propria branca della medicina, i rimedi utilizzati possono quindi essere considerati dei farmaci e come tali non vanno assunti alla leggera. Si consiglia caldamente di consultare il proprio medico o uno specialista prima di prendere la medicina omeopatica.
Annuncio sponsorizzato: