Flavonoidi per emorroidi: cosa sono e dove si trovano

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    In alcuni casi, l’assunzione di flavonoidi per emorroidi viene caldamente consigliata. Ciò è dovuto al fatto che le emorroidi possono essere molto dolorose e rendere anche le più semplici azioni quotidiane estremamente complicate da portare a termine.

    Le emorroidi sono dei piccoli tessuti che agiscono da cuscinetti, le quali si trovano in prossimità dell’ano. Si tratta di piccoli lembi di tessuto che, in alcune circostanze, possono gonfiarsi eccessivamente, recando dolore. La causa del rigonfiamento di tali strutture, la cui unità è nota con il nome di gavocciolo emorroidario, è da attribuire alla rottura di piccoli vasi sanguigni posti al loro interno, che fanno sì che il sangue defluisca e contribuisca ad aumentare il loro volume.

    Poiché, dunque, dal punto di vista meccanico la causa delle emorroidi è da ricercare nell’eventuale fragilità dei vasi sanguigni, i flavonoidi naturali possono rivelarsi degli ottimi alleati nella prevenzione e nel recupero da questa condizione fastidiosa e talvolta invalidante, grazie alla loro capacità di contribuire a rendere arterie e capillari più tenaci e resistenti a rotture di qualunque tipo.

    Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere sui flavonoidi per emorroidi.

    Cosa sono i flavonoidi

    I flavonoidi sono un’ampia gamma di composti chimici presenti in natura all’interno di prodotti di origine vegetale.
    Si tratta di molecole molto importanti sotto diversi punti di vista. Per ciò che concerne la natura estetica di molti frutti e numerose verdure, è bene sapere che i flavonoidi sono responsabili di alcune colorazioni peculiari: a seconda della loro specifica struttura, i flavonoidi attribuiscono ai vegetali una colorazione che spazia dal blu al rosso vivo.

    Ad esempio, è grazie ai flavonoidi se i mirtilli sono blu, e allo stesso modo il colore del cuore della pesca è da attribuire a questi composti. La loro specifica nuance, inoltre, è strettamente dipendente dal pH dell’ambiente in cui si trovano.

    I flavonoidi, però, hanno anche un valore biologico estremamente importante, oltre a quello visivo. Molti dei derivati dei flavonoidi sono infatti tra i più potenti antiossidanti che possono essere ritrovati in natura.

    Grazie alla loro attività antiossidante, queste molecole proteggono le cellule dallo stress ossidativo, contribuiscono a neutralizzare radicali liberi (acquisiti per via di una cattiva alimentazione o generatisi nell’organismo in seguito all’esposizione a situazioni molto faticose) e bloccano la propagazione di questi ultimi, difendendo l’organismo sul lungo termine.

    Ancora, il ruolo che questi prodotti esercitano all’interno delle piante si manifesta, seppure in maniera blanda, anche nell’uomo. Nei vegetali in cui sono contenuti, infatti, i flavonoidi esercitano un’attività antimicrobica, difendendo le strutture cellulari da infezioni e contaminazioni da parte di diversi microrganismi, tra cui batteri e archea.

    Infine, ma non per importanza, questi pigmenti sono degni di nota in quanto notevoli antinfiammatori e grazie alla loro capacità di contribuire al mantenimento di condizioni ottimali dei vasi sanguigni e, più nello specifico, dei fragili capillari. Proprio quest’ultima proprietà rende i flavonoidi dei validissimi alleati nella lotta contro le emorroidi, sia per alleviare nell’immediato i sintomi che per prevenire recidive di qualunque tipo.

    Flavonoidi ed emorroidi

    Come già accennato in precedenza, l’utilizzo di flavonoidi per emorroidi – da assumere dalle fonti dirette o sotto forma di integratori – è molto diffuso. Ma, nello specifico, in che modo i flavonoidi riescono ad alleviare i sintomi e prevenire la successiva comparsa di emorroidi?
    L’azione positiva principale dei flavonoidi viene esercitata da questi ultimi sull’endotelio, ovvero il delicatissimo e sottilissimo strato di cellule che si trova al di sotto dei vasi sanguigni.

    È stato dimostrato che i flavonoidi penetrano più facilmente e rapidamente all’interno dell’endotelio rispetto ad altri tessuti del corpo umano, il che probabilmente mette in evidenza anche l’esigenza di questo strato cellulare di concentrare i pigmenti al suo interno.

    Dal punto di vista biologico, è stato osservato che i flavonoidi sono in grado di interagire con la membrana cellulare di questo fragile tessuto, stabilizzandola e rendendola meno sensibile a cambiamenti salini dell’ambiente esterno: in questo modo, le cellule non lisano (cioè non esplodono) qualora al di fuori di esse si accumulino dei componenti in grado di sciogliersi in acqua. È chiaro che questo meccanismo dona un’importante resistenza ai vasi sanguigni.

    Inoltre, i flavonoidi “collaborano” con la vitamina C, evitandone l’ossidazione: ecco perché in molti integratori di flavonoidi per emorroidi è contenuta anche questa vitamina. Dal punto di vista biologico, si verifica che i pigmenti si ossidano al posto dell’acido ascorbico, permettendo a quest’ultimo di produrre il collagene, una proteina molto importante per la salute delle cellule e dei vasi sanguigni.

    Attraverso tutti questi meccanismi volti a salvaguardare i capillari, è possibile affermare che i flavonoidi sono in grado di evitare in maniera diretta la comparsa delle emorroidi.

    Dove si trovano i flavonoidi

    flavonoidi per emorroidi _ dove si trovano

    Alimenti ricchi di flavonoidi

    Alcune tipologie di frutta e verdura sono particolarmente ricche di flavonoidi di vario tipo. Ecco un elenco dei vegetali che ne contengono in maggiore abbondanza.

    • Albicocche

    Il loro colore arancio vivo è dovuto proprio alla importante concentrazione di antociani, una particolare tipologia di flavonoidi.

    • Pesche

    In questo frutto, i flavonoidi si concentrano soprattutto nella parte più vicina al seme, che ha un colore più marcato. Se posti in soluzione alcalina, gli antociani della pesca assumono colorazione blu.

    • Mirtilli

    In realtà, tutti i frutti di bosco hanno elevate concentrazioni di flavonoidi, ed è per questo che vengono consigliati soprattutto a chi ha problemi di emorroidi e vene varicose.

    • Cacao

    Nonostante il colore del cacao sia molto scuro, anche questo contiene ingenti quantità di flavonoidi. In particolare, nel frutto degli dei sono contenute le catechine, un sotto-gruppo di flavonoidi.

    • Peperoni

    Proprio come nel caso delle albicocche, il tipico colore del peperone è dovuto alla concentrazione di flavonoidi.

    A questi, si aggiungono molti altri vegetali che contengono uno o più sotto-gruppi di questi importanti pigmenti, anche se in concentrazioni più basse.

    Integratori di flavonoidi

    Come già detto, esistono innumerevoli integratori a base di flavonoidi per emorroidi in commercio. Si tratta di formulati che contengono una o più tipologie di questi composti, a seconda delle attività che devono svolgere nell’organismo umano. In molti casi, inoltre, gli integratori per emorroidi vengono anche arricchiti di vitamina C, per sfruttare l’effetto antiossidante e ricostituente sinergico descritto in precedenza.

    Se vuoi approfondire, abbiamo scritto un articolo sui migliori integratori di flavonoidi.

    Farmaci con flavonoidi (Daflon®)

    Il supporto che la ricerca scientifica ha offerto nel dimostrare le attività benefiche dei flavonoidi su capillari e per le emorroidi ha fatto sì che l’industria farmaceutica si attivasse per produrre farmaci finalizzati alla cura e alla prevenzione delle emorroidi, o all’attenuazione del fenomeno delle vene varicose.

    Proprio in questa ottica è nato il farmaco Daflon ®, vasoprotettore e venotonico. In questo farmaco, e in tutti i medicinali simili, i flavonoidi vengono notevolmente concentrati e abbinati a eccipienti, estratti e additivi finalizzati principalmente ad ampliarne il potere d’azione, o garantirne l’efficacia su più fronti.
    Per maggiori informazioni in merito ai farmaci a base di flavonoidi per le emorroidi si suggerisce di consultare il proprio medico.

    Flavonoidi, emorroidi e gravidanza

    Il fenomeno delle emorroidi è purtroppo piuttosto comune in gravidanza. Si stima infatti che il 90% della popolazione, nel corso della propria vita, sperimenti almeno una volta il dolore legato alle emorroidi, e per le donne vi è una particolare concentrazione del fenomeno proprio durante la gravidanza. A tal proposito, i dati mostrano che il 30% dei soggetti in dolce attesa soffre di emorroidi.

    Il motivo di questo dato è presto spiegato: la gravidanza è un periodo di stress e affaticamento per l’organismo, e in particolare la pressione esercitata dal “pancione” sull’intestino e sull’ano causa sia stitichezza che rottura dei vasi sanguigni, con conseguente rigonfiamento delle emorroidi.

    In virtù di tutto ciò, l’assunzione di flavonoidi da parte delle donne incinte sembra auspicabile. In realtà, però, è bene agire con prudenza.
    È stato dimostrato che i flavonoidi sono tossici per l’organismo umano solo quando assunti ad alto dosaggio. Una situazione simile, per quanto rara, potrebbe verificarsi nel caso in cui si accoppiasse l’assunzione di alimenti contenenti questi antiossidanti al consumo di integratori di bioflavonoidi per emorroidi.

    Con ciò non si vogliono demonizzare questi composti, ma si vuole semplicemente richiamare alla prudenza e a comportamenti dettati dal buonsenso.
    Qualche anno fa la comunità medica vietò espressamente la somministrazione di flavonoidi alle donne in gravidanza. Questa scelta fu dettata non da un noto effetto negativo di questi pigmenti sul feto, ma dall’applicazione del principio di precauzione: in altre parole, non si conoscevano gli effetti dell’uso prolungato.

    Ancora oggi molti medici vietano l’assunzione di medicinali o integratori da parte delle donne in gravidanza, ma ciò non significa che non è possibile mangiare frutti come albicocche, mirtilli e pere.

    Conclusioni

    Il mondo dei flavonoidi è molto affascinante: basti pensare che in natura ne esistono circa 4000. La speranza è che la ricerca, in futuro, riesca a decifrarne tutti i segreti biologici e chimici.

    Al momento è noto che effetti negativi dei flavonoidi per emorroidi legati ad alto dosaggio sono principalmente a carico dell’apparato gastro-intestinale, e che solo in rari casi viene raggiunta un’assunzione così elevata.

    In caso di dubbi, perplessità e curiosità in merito ai flavonoidi e agli integratori per emorroidi, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia o uno specialista.

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