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Il settore farmaceutico è sempre più in rapida espansione, soprattutto grazie alle ricerche effettuate con grandi sforzi da parte di molti studiosi in tutto il mondo per trovare ingredienti ed eccipienti benefici, in grado di offrire un vantaggio tangibile per l’organismo umano.
Per fini scientifici, dunque, i ricercatori si sono spinti fino in Oriente, dove in territori che spaziano da climi secchi e aridi a piovosi e umidi hanno trovato numerose specie botaniche di grande interesse per via delle loro proprietà e caratteristiche.
E proprio nel corso dell’ormai inarrestabile ricerca all’ingrediente dimagrante perfetto, i ricercatori di tutto il mondo si sono a un certo punto imbattuti in una pianta molto particolare, dai colori vivaci, proveniente dall’India: Coleus forskohlii. Si tratta di una pianta erbacea che non supera il metro d’altezza, nota in occidente come menta indiana.
Gli studi accademici su questa pianta sono attualmente ancora in corso, anche se i risultati finora osservati fanno pensare che si tratti di una specie botanica dalle spiccate caratteristiche chimiche, dalle quali l’uomo può trarre vantaggio. In particolare, ad attirare l’attenzione degli esperti è stata una molecola contenuta nella pianta, che prende il nome di forskolina.
Tra gli effetti che sempre più spesso vengono attribuiti alla forskolina vi è proprio quello dimagrante. Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere sulla menta indiana e tutti i risultati osservati dalla comunità scientifica nello studio delle sue proprietà.
Cos’è la forskolina?
Da un punto di vista chimico, la forskolina è una molecola che deriva dalla struttura fondamentale dei diterpeni – famiglia di composti a cui appartengono anche complessi derivati dalla Stevia come lo steviolo – la quale può essere trovata in letteratura scientifica anche sotto il nome di colenolo.
L’estratto deriva da una pianta, la Coleus forskohlii, che cresce principalmente in India, territorio nel quale pare sia comparsa migliaia di anni fa. Sin dai tempi antichi, infusi a base di questa pianta vengono utilizzati nella disciplina Ayurveda, medicina indiana che parte dal presupposto che l’ambiente e la psiche abbiano enorme influenza sulla salute dell’uomo, e ancora oggi gli abitanti indiani la utilizzano.
In particolare, è noto che l’erba trova numerose applicazioni nella cucina indiana, dove viene utilizzata per insaporire i piatti o per preparare una salsa che accompagna i piatti a base di curry piccante, in modo da smorzarne l’aroma troppo invadente.
Tuttavia, né i fiori né le foglie di Coleus forskohlii contengono la forskolina, in quanto questa particolare molecola è maggiormente concentrata nelle radici della pianta, che vengono dunque utilizzate per gli scopi terapeutici o per fini di studio.
Il diterpene, che mostra un’elevata solubilità in acqua – dunque è particolarmente adatta a essere inserita all’interno di preparati in polvere come molti integratori – è in grado di interagire con numerosi organi e ghiandole dell’organismo umano, attraverso cui esplica un’azione benefica completa.
Gli indiani utilizzano le radici insieme a specifici oli per il corpo anche per il trattamento dell’eczema e delle infezioni: in effetti, le ricerche hanno dimostrato l’esistenza di un effetto antibatterico da parte della forskolina, anche se al momento non esistono formulazioni farmaceutiche che si fondano sulla molecola in qualità di antibiotico.
Tuttavia, le proprietà attribuire alla forskolina – alcune delle quali dimostrate, mentre altre sono in via di sperimentazione – sono molteplici, nonché degne di nota.
Forskolina, a cosa serve?
Come già detto, le potenziali applicazioni della forskolina per il benessere dell’organismo umano sono molteplici, e non tutte finalizzate esclusivamente al miglioramento dei processi biologici e metabolici.
Ad esempio, è doveroso riportare che gli abitanti dell’India e del Brasile – altro luogo in cui il Coleus forskohlii è particolarmente diffuso – utilizzano l’estratto della radice di questa pianta per il trattamento o la prevenzione della canizie, ovvero il fenomeno che causa la formazione di capelli bianchi.
In effetti, terpeni e diterpreni sono molecole in grado di riflettere la luce nella regione delle lunghezze d’onda visibili, dunque assumono una colorazione caratteristica visibile a occhio nudo, la quale varia dal rosso vivo al giallo. In India e in Brasile, dunque, l’estratto di queste radici viene usato non solo per riportare i capelli al loro colore originario (insieme ad altri ingredienti), ma anche per prevenire il fenomeno, in quanto si ipotizza un’interazione della forskolina con i complessi deputati alla produzione dei pigmenti.
Ancora più interessanti, però, sono le applicazioni della forskolina in ambito farmaceutico e curativo. Nello specifico, la forskolina si è rivelata particolarmente efficace nel trattamento dei fenomeni spasmodici, essendo in grado di interferire con i recettori del dolore portandoli a saturazione e, di conseguenza, di ridurre drasticamente il dolore.
Alla forskolina viene anche attribuito un importante potere vasodilatatore. Questo effetto rilassante per i vasi sanguigni e per i nervi in generale fa sì che l’estratto della radice di Coleus forskohlii venga impiegato per il trattamento della pressione sanguigna elevata, la quale può avere effetti nefasti sulla salute dell’individuo.
La sua capacità di distendere i nervi si manifesta anche sui bronchi, tant’è che si parla sempre più spesso di effetto broncodilatatore della forskolina. Questa caratteristica sta attirando l’attenzione dei medici di tutto il mondo, che ipotizzano di poter integrare la molecola nei farmaci utili per il trattamento delle insufficienze respiratorie e delle crisi d’asma, soprattutto in pazienti anziani.
Tra le altre potenziali funzioni della forskolina, come già accennato, vi è anche quella antisettica, la quale può essere esplicata sia a livello topico – attraverso l’applicazione sulla cute di specifici unguenti – sia a livello sistemico, mediante l’assunzione in tisane e bevande dall’effetto non solo rilassante, ma anche antiossidante e antisettico.
Nel 2010, tre ricercatori indiani hanno suggerito all’interno di uno studio scientifico che la forskolina sia anche in grado di prevenire e trattare il glaucoma, una malattia a carico del nervo ottico che causa la progressiva riduzione del campo visivo.
La forskolina fa dimagrire?
Tra tutti gli altri effetti potenzialmente benefici della forskolina, tuttavia, ce n’è uno che ha attirato in maniera massiva l’attenzione dei ricercatori di tutto il mondo e degli appassionati di fitness: il potere dimagrante.
A lungo, infatti, la comunità scientifica si è chiesta se la forskolina fosse effettivamente in grado di provocare il dimagrimento come ipotizzato per molto tempo, con l’obiettivo specifico di individuare i meccanismi d’azione che consentono alla molecola di esplicare quest’attività.
In seguito a numerosi studi e a finanziamenti molto ingenti per le ricerche, è stato finalmente dimostrato che la forskolina, unitamente a una dieta bilanciata ed equilibrata e a un’attività fisica regolare, è in grado di velocizzare il metabolismo dei grassi, provocando la combustione dei lipidi che si depositano nei punti più difficili.
Il meccanismo di azione ha suscitato non poco interesse nei ricercatori che si sono imbattuti nella scoperta, in quanto esso differisce completamente da quello di altre molecole dimagranti.
Solitamente, infatti, i composti in grado di promuovere la perdita di peso corporeo agiscono grazie a un effetto termogenico, il quale stimola l’attività cardiaca e induce una maggiore combustione con conseguente innalzamento della temperatura corporea, il tutto a discapito del tessuto adiposo.
La forskolina, invece, agisce in maniera del tutto diversa, anche se conduce a un risultato simile se non migliore di quello che si può ottenere con i prodotti a effetto termogenico. Infatti, la forskolina è in grado di attivare l’enzima adenilato ciclasi, causando in questo modo il massimo rilascio della molecola nota con la sigla AMPc nei tessuti.
È proprio l’AMPc che garantisce l’effetto dimagrante e induce altre importanti reazioni a catena, essendo un messaggero biologico. Tra le altre cose, infatti, l’AMPc rilasciato grazie alla forskolina stimola l’attività delle lipasi, ovvero enzimi che hanno come obiettivo quello di demolire i grassi di troppo e far sì che si trasformino in energia immediatamente spendibile.
L’aspetto più sorprendente della forskolina, però, è che la sua azione è ad ampio raggio. Bisogna sapere che nell’organismo umano sono presenti ben 9 tipologie di adenilato ciclasi, l’enzima che la forskolina colpisce. Ebbene, solo uno dei diversi tipi di questi complessi non è suscettibile all’azione della forskolina, il quale si trova, tra l’altro, negli spermatozoi, il che lo rende poco rilevante ai fini del dimagrimento.
Inoltre, pochi milligrammi di forskolina sono sufficienti per attivare completamente tutte le copie di adenilato ciclasi presenti nell’organismo umano, massimizzando l’effetto dimagrante.
Proprio questa grande affinità della forskolina per l’enzima rende la molecola molto valida nel combattere i chili di troppo. Anche altri composti, infatti, si comportano in maniera simile, ma nessuno di essi con un’intensità così elevata e con un livello di saturazione comparabile.
Dunque, la risposta alla domanda è senza ombra di dubbio affermativa: la forskolina, assunta nella giusta forma e nelle dosi consigliate, è certamente in grado di stimolare la combustione dei grassi e la perdita di peso corporeo.
Dove si compra la forskolina?
Trovare la forskolina tal quale in qualità di estratto può essere un’impresa ardua. Al contrario, è molto più semplice reperire le radici di Coleus forskohlii all’interno delle erboristerie più fornite, possibilmente specializzate in piante officinali utilizzate nelle pratiche di medicina indiana.
Le radici della pianta erbacea sono disponibili sia tal quali che in polvere. In entrambi i casi si consiglia di seguire i suggerimenti dell’erborista il quale, con la sua esperienza, saprà certamente consigliare il metodo migliore per ricavare il massimo beneficio dalla radice.
In ogni caso, gli infusi restano senza dubbio la scelta migliore. Il fatto che la forskolina sia un diterpene la rende sufficientemente stabile al calore (soprattutto se il tempo di infusione è di pochissimi minuti) e perfettamente solubile in acqua, il che la rende totalmente assimilabile con la bevanda.
La forskolina si trova in farmacia?
È possibile trovare la forskolina in farmacia, sotto forma di specifici integratori che vanno utilizzati sempre in seguito al consulto del medico e seguendo le indicazioni del produttore. Vi sono anche alcuni farmaci che contengono un estratto di forskolina, ma si tratta in molti casi di soluzioni finalizzate a trattamenti specifici, in cui la molecola d’interesse ha una concentrazione bassa ed è combinata sinergicamente ad altri principi attivi.
Al momento, non è possibile trovare nelle farmacie compresse o bustine completamente a base di forskolina.
Integratori a base di forskolina
Negli ultimi anni, grazie all’interesse elevato nei confronti della forskolina e del suo potere dimagrante, sono nati numerosi integratori a base di questo diterpene, con lo specifico obiettivo di aiutare i clienti nel difficile processo della perdita di peso.
Questi integratori, tra cui Keto Actives e Fast Burn Extreme, combinano l’azione di più molecole dall’effetto dimagrante per garantire un’attività sinergica favorevole alla combustione dei grassi in eccesso. Proprio per questo motivo, i formulati in questione combinano composti chimici termogenici con la forskolina, in modo da distruggere i grassi su più fronti e in maniera più rapida.
Gli integratori a base di forskolina vanno utilizzati solo dopo aver consultato il proprio medico e solo se le risposte alle eventuali analisi richieste sono positive. Inoltre, in ogni caso non bisogna superare la dose massima suggerita dagli esperti e dai produttori del formulato.
Controindicazioni della forskolina
L’interazione della forskolina con gli enzimi presenti all’interno dell’organismo umano non è esattamente identica tra tutti gli individui. I trials effettuati sulla molecola hanno dimostrato che questa è generalmente sicura per la salute dell’individuo, ma anche che in una piccola percentuale di pazienti è in grado di causare delle reazioni avverse. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.
Forskolina e tiroide
La forskolina è anche in grado di interagire con la tiroide, stimolando la produzione di ormoni responsabili del metabolismo dei macronutrienti. Per questo motivo, le dosi consigliate di questa molecola possono essere utili anche a ristabilizzare l’attività della ghiandola.
Nonostante gli effetti positivi, tuttavia, è bene sapere che eccessi di forskolina possono intaccare l’attività tiroidea, causando problemi metabolici e manifestazioni avverse. Si consiglia dunque di non superare le dosi consigliate dai produttori.
Effetti collaterali della forskolina
Nella totalità dei soggetti che hanno mostrato ipersensibilità alla forskolina – la cui percentuale rispetto al totale è molto ridotta – le reazioni avverse non mettevano a rischio la vita del paziente, ma potevano essere molto fastidiose, provocando irritazioni cutanee, prurito, mal di stomaco e disturbi intestinali. Solo in alcuni casi, inoltre, la molecola ha provocato gli effetti opposti rispetto a quelli attesi, tra cui difficoltà a dormire e agitazione.
Qualora si soffra di ulcera gastrica, l’utilizzo della forskolina è sconsigliato, in quanto la molecola – stimolando il metabolismo – causa anche la sovraproduzione di succhi gastrici, i quali possono irritare ulteriormente e acuire il fastidio.
Le potenziali interazioni tra forskolina e medicinali non sono del tutto note, pertanto è necessario consultare il medico prima di consumare forskolina se si assumono dei farmaci, per valutare l’eventuale interazione del principio attivo con la molecola dimagrante.
Opinioni
La forskolina è senza ombra di dubbio una molecola estremamente sorprendente. Essendo in grado di apportare enormi benefici e di ottimizzare il metabolismo dei grassi, non stupisce il fatto che fosse utilizzata da molto tempo dagli esperti di medicina indiana.
Chi vuole velocizzare la perdita di peso – senza rinunciare a un’alimentazione equilibrata e a uno stile di vita attivo – può senza dubbio affidarsi ai vantaggi della forskolina, previa opportuna valutazione unitamente al proprio medico curante o a uno specialista.
Il suo consumo, tuttavia, è consigliato anche a chi non ha la particolare esigenza di perdere peso, grazie ai vantaggi ad ampio spettro per la propria salute che è possibile ottenere dalla molecola.
Domande frequenti (F.A.Q.)
La forskolina è una molecola di natura diterpenica che si estrae dall’erba indiana Coleus forskohlii.
Le funzioni della forskolina sono molteplici, e in primis stimola la combustione dei grassi e dilata i vasi sanguigni e i bronchi.
La forskolina interagisce con l’adenilato ciclasi, stimolando la produzione di un messaggero biologico ad ampio spettro d’azione.
La forskolina si può prendere quando si desidera velocizzare il processo di dimagrimento, ma anche per combattere infezioni, glaucoma, stati d’ansia e insufficienze respiratorie o cardiache.
Se prelevata dalle radici del Coleus forskohlii, è necessario realizzare degli infusi. Se la forskolina è contenuta in un integratore, bisogna seguire le indicazioni del produttore.
Le controindicazioni relative all’uso di forskolina sono molto limitate, e reazioni avverse interessano solo pochissime persone.
Diversi studi, sia in vitro che in vivo, testimoniano che la forskolina è realmente in grado di apportare effetti benefici all’organismo umano.
Gli studi dimostrano che, abbinata a una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo, la forskolina è in grado di stimolare la perdita di peso.