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È da più di un decennio che l’Acetil-L-Carnitina, anche nota semplicemente come acetilcarnitina, attira l’attenzione della comunità scientifica, e in particolare degli studiosi dell’alimentazione e della nutrizione umana. Questa molecola, che viene sintetizzata anche nell’organismo, ha infatti mostrato nel corso di diverse ricerche numerose proprietà benefiche, attraverso le quali è possibile preservare molti degli apparati e dei sistemi biologici.
Nonostante la ormai nota importanza di questo composto chimico e la sempre più diffusa aggiunta all’interno di formulati pensati per integrare nutrienti carenti dalla dieta o in medicinali studiati ad hoc, c’è ancora molta confusione in merito alle sue caratteristiche e alle sue funzioni.
Proprio per questo motivo, è bene chiarire cos’è la carnitina, come viene prodotta e quali sono le funzioni che essa assolve, in modo da effettuare un consumo consapevole e responsabile.
Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere in merito all’Acetil-L-Carnitina.
Acetil-L-Carnitina: cos’è
Da un punto di vista prettamente chimico, l’Acetil-L-Carnitina è un composto dell’ammonio quaternario, che condivide la sua struttura con quella di altre molecole assolutamente indispensabili per la salute dell’uomo: gli aminoacidi.
Non a caso, l’Acetil-L-Carnitina deriva dalla Carnitina, a sua volta sintetizzata nell’organismo umano a partire da due aminoacidi, ovvero metionina e lisina. La sintesi della Carnitina avviene solitamente nei tessuti animali, e in particolare nei muscoli lisci.
Tuttavia, la conversione della Carnitina ad Acetil-L-Carnitina avviene a livello epatico, mediante l’aggiunta di una struttura molecolare che permette al composto chimico di passare alla sua forma attiva.
Nonostante la presenza di questo ciclo biologico all’interno dell’organismo umano, la carenza di Acetil-L-Carnitina viene riscontrata in molti soggetti, e ciò è dovuto principalmente a due cause.
Innanzitutto, è bene sapere che la sintesi della Carnitina può avvenire solo in presenza di altri composti. In particolare, all’interno del ciclo metabolico sono coinvolti il ferro, la vitamina C, la Niacina e la vitamina B6. La carenza anche solo di uno di questi composti compromette totalmente la sintesi di Acetil-L-Carnitina.
Inoltre, anche quando tutti i requisiti necessari per la produzione della Carnitina sono soddisfatti, la sua sintesi non raggiunge concentrazioni molto elevate. Inoltre, sotto questo punto di vista è stata riscontrata notevole variabilità tra i soggetti, probabilmente imputabile a cause di tipo genetico che, al momento, non sono ancora state individuate con esattezza.
Tuttavia, è bene ricordare che l’Acetil-L-Carnitina viene prodotta da tutti gli organismi animali, e non solo dall’uomo: ciò significa che essa è contenuta anche all’interno delle carni rosse che comunemente vengono consumate, in concentrazioni variabili a seconda di diversi fattori.
In base a quanto detto, sembra che l’evoluzione dell’organismo umano si sia particolarmente concentrata sulla produzione di Acetil-L-Carnitina. È tuttavia necessario chiarire il perché, e la risposta a questo quesito può essere ritrovata studiando con attenzione le funzioni del prodotto chimico.
A cosa serve l’Acetil-L-Carnitina?
La principale funzione dell’Acetil-L-Carnitina è nota ormai da anni, in quanto lo studio della biochimica cellulare ha permesso di rispondere a questo quesito. Basti considerare che, in letteratura, i primi studi che si focalizzano sull’Acetil-L-Carnitina risalgono alla metà degli anni ’70 dello scorso secolo.
Da un punto di vista biochimico, l’Acetil-L-Carnitina funziona come un carrier. Ciò significa che la molecola viene utilizzata proprio come un trasportatore, e nello specifico il suo principale compito è quello di trasportare gli acidi grassi a lunga catena all’interno delle cellule.
La destinazione finale dell’Acetil-L-Carnitina è il mitocondrio, struttura cellulare che funge da vera e propria fucina all’interno della quale gli acidi grassi vengono bruciati e di conseguenza demoliti.
Nonostante, però, questo sia il ruolo fondamentale dell’Acetil-L-Carnitina, non è certamente l’ultimo. La sempre più crescente attenzione nei confronti di questo composto chimico ha permesso al mondo accademico di scoprire, ad esempio, che esso svolge un’importante funzione antiossidante.
In particolare, è stato osservato che l’effetto antiossidante si concentra soprattutto a livello nervoso, in quanto secondo le più recenti evidenze l’Acetil-L-Carnitina è in grado di proteggere l’acetilcolina, il composto che ricopre i neuroni e permette lo scambio di impulsi nervosi tra queste particolari cellule.
Anche se l’effetto antiossidante è particolarmente evidente a livello nervoso, l’Acetil-L-Carnitina esercita una notevole attività redox che protegge i lipidi dallo stress ossidativo. A tal proposito, uno studio del 2016 pubblicato sulla rivista scientifica Biological Trace Element Research ha testato l’effetto antiossidante dell’Acetil-L-Carnitina nei ratti.
Nello studio, in particolare, l’obiettivo è stato quello di valutare la capacità della molecola di neutralizzare lo stress ossidativo causato dall’arsenico, un metallo pesante che molto spesso contamina gli alimenti. I risultati sono stati incoraggianti: alcune dosi di Acetil-L-Carnitina, infatti, si sono rivelate in grado di contrastare gli effetti tossici del metallo pesante, neutralizzandone gli effetti negativi.
Ovviamente, al momento non è possibile affermare con certezza che questa funzione venga assolta anche nell’organismo umano, ma i ricercatori suppongono che ciò avvenga, e studi futuri non potranno far altro che dimostrarlo.
Una interazione sorprendente e inaspettata è quella che alcuni studiosi hanno evidenziato tra Acetil-L-Carnitina e motilità e vitalità degli spermatozoi. Anche se i meccanismi non sono ancora stati appurati, infatti, pare che il composto derivante dagli aminoacidi sia in grado di preservare e proteggere le cellule riproduttive maschili.
Questa associazione positiva tra Acetil-L-Carnitina e salute riproduttiva dell’uomo ha portato all’integrazione della molecola all’interno di numerosi trattamenti finalizzati a migliorare la fertilità maschile, anche se non si può ancora parlare di una vera e propria terapia medica.
Quali sono i benefici dell’Acetil-L-Carnitina?
A questo punto, quindi, c’è da chiedersi quali sono i benefici che l’Acetil-L-Carnitina può apportare per l’organismo umano. La risposta è da ricercare proprio all’interno delle funzioni che essa assolve.
In base a quanto detto in precedenza, si apprende che la molecola è in grado di esercitare un potente effetto antiossidante finalizzato a proteggere i neuroni e, in particolare, l’acetilcolina.
Gli studiosi sono a conoscenza del fatto che la distruzione o il danneggiamento, seppur parziale, dell’acetilcolina sono alla base di molte malattie neuro-degenerative. Tra queste è possibile citare, ad esempio, il morbo di Parkinson e la demenza senile.
Sebbene l’Acetil-L-Carnitina non possa essere considerata come una vera e propria cura per queste malattie (per le quali, al momento, non è disponibile un trattamento che porti alla guarigione del paziente), si può affermare che essa aiuta a prevenire la loro comparsa. Specifici trial clinici effettuati nel corso degli anni hanno chiaramente dimostrato questa teoria.
L’Acetil-L-Carnitina, tuttavia, protegge anche i vasi sanguigni e, in generale, l’apparato cardio-circolatorio. In virtù di questa particolare esigenza, infatti, il cuore è uno dei siti in cui la produzione di Acetil-L-Carnitina è massima.
Non a caso, tra le conseguenze nel breve termine di un deficit sistematico di Acetil-L-Carnitina vi sono cardiomiopatie e miopatie in generale, mentre sul lungo termine si evidenziano peggiori performance cerebrali.
L’Acetil-L-Carnitina fa dimagrire?
Uno degli aspetti più interessanti dell’Acetil-L-Carnitina è la sua capacità di trasportare gli acidi grassi all’interno delle cellule per causarne la combustione. Ovviamente, questa specifica attività può essere sfruttata per demolire le riserve lipidiche che sono presenti a livello addominale o sui fianchi, e più nello specifico per ottimizzare il metabolismo.
Di per sé, dunque, l’Acetil-L-Carnitina non fa dimagrire, in quanto per poter stimolare la fuoriuscita dei grassi in eccesso dal tessuto adiposo è necessario seguire un’alimentazione equilibrata e svolgere un’attività fisica. Tuttavia, è altrettanto vero che grazie all’Acetil-L-Carnitina è possibile ottimizzare il metabolismo di questi grassi, migliorando i risultati in termini di perdita di peso.
Relativamente all’interazione con il metabolismo, è bene sapere che l’Acetil-L-Carnitina è coinvolta anche nel processo di regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. Grazie al suo gruppo acetilico, infatti, la molecola interagisce con il ciclo di Krebs, il cui ruolo è quello di demolire gli zuccheri per trasformarli in energia.
Fornendo il gruppo acetilico, infatti, il composto causa maggiori ripetizioni del ciclo di Krebs, portando dunque alla distruzione di una quantità maggiore di zuccheri.
In base a ciò, dunque, si può affermare che l’Acetil-L-Carnitina è coinvolta non solo nel metabolismo dei grassi, ma anche in quello degli zuccheri. Pertanto, se assunta unitamente a una dieta equilibrata e a uno stile di vita attivo, può favorire in maniera notevole la perdita di peso.
Ecco perché l’Acetil-L-Carnitina è stata introdotta in un recente e innovativo integratore alimentare pensato per favorire la perdita di peso: ReduSlim.
Acetil-L-Carnitina: dosaggio
Il dosaggio dell’Acetil-L-Carnitina non può essere stabilito con certezza, in quanto esso dipende da numerosi fattori, tra cui la produzione endogena e l’assunzione attraverso gli alimenti. Prima di consumare un integratore alimentare a base di Acetil-L-Carnitina, dunque, si consiglia di consultare un medico o uno specialista, per evitare di incorrere in accumuli pericolosi del composto.
Acetil-L-Carnitina: dove si trova
Come già detto, l’Acetil-L-Carnitina può essere recuperata da diverse fonti. Queste possono essere sia fonti naturali che preparati studiati ad hoc, tra cui integratori.
Fonti naturali di Acetil-L-Carnitina
Essendo sintetizzata da cellule animali, è chiaro che il composto sia particolarmente reperibile all’interno di muscoli e organi. Le carni rosse sono quelle che ne contengono la maggiore concentrazione, la quale si aggira mediamente tra 30 e 90 mg/100 grammi. La carne di manzo è la fonte primaria, e tra i vari tagli vanno annoverati fegato e cuore.
Sebbene in quantità nettamente inferiori, intorno ai 3 mg/100 ml, l’Acetil-L-Carnitina è presente anche nel latte. La si può ritrovare solo in tracce, invece, all’interno delle uova.
Integratori di Acetil-L-Carnitina
Come già accennato, molti integratori contengono Acetil-L-Carnitina. In questi preparati, l’obiettivo della molecola è ovviamente quello di favorire il metabolismo di zuccheri e grassi, per cui essa viene abbinata ad altri composti bioattivi, tra cui le molecole termogeniche.
L’Acetil-L-Carnitina contenuta all’interno di numerosi integratori viene estratta con metodi naturali, senza danneggiare la molecola né introdurre pericolosi solventi all’interno dei preparati, rendendone il consumo sicuro per la salute.
Ecco i 4 migliori integratori di Acetil-L-Carnitina, a nostro parere:
Controindicazioni dell’Acetil-L-Carnitina
Secondo il principio di precauzione, il consumo di Acetil-L-Carnitina è sconsigliato alle donne in gravidanza o in fase di allattamento. Inoltre, nonostante la letteratura sia scarna in proposito, è ormai accertato che alcuni soggetti sono ipersensibili al principio attivo.
Infine, è bene ricordare che l’Acetil-L-Carnitina viene conservata in maniera efficiente dal fegato: per questo motivo, non bisogna mai superare le dosi di assunzione consigliate, per evitare di incorrere in problemi di accumulo che, come dimostrato da alcuni studi, possono avere effetti avversi a carico dell’apparato circolatorio e del sistema nervoso.
Pertanto, si consiglia di consultare un medico prima di assumere integratori di Acetil-L-Carnitina da integratori o da soluzioni differenti.
Domande frequenti (F.A.Q.)
È un composto dell’ammonio quaternario che deriva dalla Carnitina.
La sua funzione principale è quella di trasportare gli acidi grassi a catena lunga all’interno delle cellule.
La sua principale proprietà è la sua azione brucia-grassi, per cui all’Acetil-L-Carnitina si possono attribuire proprietà dimagranti.
Si, ad esempio non è adatta a donne in stato di gravidanza e allattamento, inoltre è bene prestare attenzione ed evitare gli “accumuli”, in quanto questa molecola viene conservata in maniera efficace dal fegato.
Si può trovare nelle erboristerie o nei negozi di articoli sportivi, come nelle palestre. Anche online si può reperire facilmente.
Nelle carni e nei prodotti caseari, principalmente.
Si, viene spesso utilizzata in ambito fitness e nelle diete ipocaloriche.
Si, perché uno dei suoi compiti è proprio quello di trasportare gli acidi grassi all’interno delle cellule per causarne la combustione.
I soggetti che soffrono di questo disturbo hanno bassi livelli di Acetil-L-Carnitina, per questo motivo integrarla può essere d’aiuto, ma bisogna sentire il parere del proprio medico curante.
Le dosi variano in base alla forma in cui viene assunta, solitamente sono indicate sulla confezione del prodotto o consigliate dallo specialista.
Come tutti gli integratori, andrebbe assunta quando nel corpo vi è un deficit di quella sostanza, oppure per risolvere alcuni disturbi o problemi, come il peso o la depressione.
Dipende, in alcuni casi si, in altri no.
Dipende, a volte prima e a volte dopo.
Solitamente gli integratori non vanno assunti per più di tre settimane continuative.
Gli effetti si possono notare dopo qualche giorno dalla prima assunzione.
Nei soggetti in cui essa non è controindicata no, ma non va assunta senza motivo.
No, al contrario favorisce il dimagrimento.
Dipende dalle proprie esigenze, in commercio ci sono molti marchi validi, che vendono l’Acetil-L-Carnitina in qualsiasi forma, ad esempio in polvere o compresse.
Si, si trova in alcune farmacie.
Dipende dalla quantità, ma è un prezzo assolutamente abbordabile per chiunque.