Questo articolo può contenere link sponsorizzati.
Dolore all’anca: sintomi, cause, rimedi e quali esami fare
L’anca, nota in gergo comune con il nome di “fianco“, è la seconda articolazione più grande dell’organismo umano, dietro solo al ginocchio. Nonostante si tratti di un’articolazione tanto grande e dunque altrettanto importante, è meno nota del ginocchio, in quanto quest’ultimo è più esposto all’ambiente esterno.
Le anche esplicano numerose funzioni: grazie ad esse è possibile mantenere l’equilibrio, camminare correttamente e verificare l’adeguatezza della propria postura. Inoltre, nonostante le sue articolazioni non risultino visibili (soprattutto perché queste sono localizzate in profondità al di sotto della cute e dei muscoli, dunque non in un’area esposta) rappresentano un elemento fondamentale per la salute della persona, poiché è su di esse che, nella maggior parte dei casi, si accumula la tensione dovuta a comportamenti errati, affaticamento dei nervi o stress eccessivo.
Proprio per questo, il dolore all’anca è una spia importante da non sottovalutare, poiché rappresenta in molti casi il mezzo con il quale l’organismo umano – e in particolare l’apparato motorio – comunica che è in atto qualche disfunzione. Ecco dunque tutto ciò che c’è da sapere in merito al dolore all’anca.
Dolore all’anca: sintomi
Per ciò che concerne i sintomi dei dolori alle anche, non è necessaria una trattazione particolarmente approfondita. Ciò che si avverte, infatti, è semplicemente una sensazione di dolore generalmente lieve ma al contempo persistente e molto fastidioso.
È interessante osservare, invece, i casi in cui questo dolore si attenua o viene rimosso del tutto, perché da questa analisi è possibile risalire più facilmente alle cause del disturbo.
In alcuni soggetti il dolore all’anca non è circoscritto esclusivamente all’area, ma può interessare anche la parte bassa della schiena. Ciò può suggerire, ad esempio, che una tensione nervosa è alla base della sensazione fastidiosa. Il discorso è identico nel caso in cui il dolore all’anca viene avvertito anche verso il ginocchio.
A seconda delle cause, inoltre, i dolori alle anche possono presentarsi da un solo lato o da entrambi, ma a prescindere dalla localizzazione non sono da sottovalutare. Mentre un dolore accentuato solo da un lato può indicare l’assunzione di una postura sbagliata (a sua volta imputabile a cause fisiche o comportamentali di varia natura), il fastidio persistente da entrambi i lati richiede investigazioni più approfondite per poter risalire alla causa scatenante e, di conseguenza, all’elaborazione di una cura mirata.
Piuttosto diffusi sono anche i dolori articolari notturni: molti soggetti affermano infatti di percepire dolore a una o a entrambe le anche solo durante il riposo, dolore che perdura fino al risveglio per poi scomparire temporaneamente durante la giornata.
Ancora, il dolore alle anche si può verificare nell’esecuzione di un’attività sportiva che coinvolge la parte bassa del corpo, tra cui gambe e fianchi.
Poiché, come appena affermato, il dolore all’anca può essere correlato a diverse condizioni, è bene studiarne attentamente le cause.
Dolore all’anca: cause
Le cause del dolore all’anca sono molteplici, ma si possono classificare – con poche eccezioni – in due grandi categorie: traumi fisici oppure infiammazioni.
Un trauma fisico può essere imputabile a un impatto violento dell’area con una superficie dura. In casi comuni, solitamente poco gravi, non è necessario intervenire in maniera specifica: basta applicare una crema lenitiva sulla zona colpita e attendere che il livido formatosi scompaia.
Tuttavia, vi sono alcune fasce di popolazione, eventualmente affette da specifiche condizioni, in cui le conseguenze di un semplice impatto con un oggetto, anche se poco violento, possono essere piuttosto gravi. È il caso degli anziani, ad esempio: quando un soggetto che ha superato la soglia dei 65 anni urta contro un mobile, un elettrodomestico o una superficie dura anche in maniera poco violenta, può lamentare per lungo tempo il dolore all’anca e faticare a recuperare completamente la motilità. La situazione può essere resa ulteriormente più grave dall’eventuale diagnosi di osteoporosi. In questo caso, infatti, le ossa presentano una consistenza meno solida e tenace di quelle di soggetti normali, per cui può avvenire che un piccolo trauma possa allungare i tempi di recupero e recare un disagio importante.
Se il dolore viene avvertito a livello dell’inguine, inoltre, può indicare un’eventuale lussazione dei tendini e dei tessuti di cartilagine. In tutti questi casi è necessario ovviamente indagare e scoprire con precisione la causa del dolore.
Tuttavia, come già accennato, il dolore all’anca può essere anche dovuto a un accumulo di tensione, che si verifica quando ad esempio si tiene una postura poco idonea. Ciò, a sua volta, può essere imputabile sia a comportamenti sbagliati, sia a condizioni fisiologiche che richiedono uno specifico trattamento, come ad esempio l’asimmetria degli arti inferiori.
Altre cause che possono provocare dolore all’anca sono infiammazioni croniche che attaccano i nervi, e in casi meno comuni alcune forme di tumori. Tuttavia, il dolore all’anca può essere anche avvertito nelle prime fasi della gravidanza.
Dolore all’anca e artrite: tutto ciò che c’è da sapere
L’artrite è una malattia cronica per la quale oggi non è nota una cura definitiva; l’effetto principale della sindrome è la perdita di tessuto cartilagineo in prossimità delle articolazioni, con successivo dolore e difficoltà nel completare i movimenti. Quando l’artrite colpisce l’anca prende il nome di coxartrosi, la quale ha la capacità di ostacolare il movimento e di rendere dolorosa persino una semplice attività come camminare.
Nella coxartrosi, i sintomi sono aggravati dal fatto che il tessuto osseo tenta di ricostituirsi, inducendo però la formazione di accumuli di materiale in punti in cui questi non dovrebbero essere presenti. Nei casi meno gravi, i soggetti convivono con il dolore, mentre quando la situazione ostacola la quotidianità del paziente in maniera eccessiva si può intervenire installando una protesi.
Rimedi naturali e non per il dolore all’anca
Il dolore alle anche può essere attenuato o eliminato in diversi modi. Tra questi, è possibile elencare alcuni rimedi naturali e altri di natura farmaceutica che migliorano la situazione agendo su specifiche cause.
Rimedi naturali per il dolore all’anca
Quando i dolori che interessano l’anca sono molto forti, è possibile intervenire con dei rimedi naturali che, pur non essendo sempre in grado di eliminarli completamente, contribuiscono ad attenuarli.
Nei casi in cui il dolore è imputabile a una postura errata, ovviamente oltre alla correzione della stessa è possibile intervenire effettuando dei massaggi. In questo caso è fondamentale affidarsi a uno specialista del settore, perché un intervento errato potrebbe peggiorare la situazione.
I massaggi, a loro volta, possono essere fastidiosi sul momento, perché naturalmente lo specialista è chiamato a intervenire attivamente sul sito da cui ha origine il dolore.
Secondo alcuni specialisti, inoltre, certe discipline – tra cui lo yoga – possono favorire l’assunzione di una corretta postura e lenire i dolori muscolari e articolari, tra cui quelli a carico delle anche.
Un valido aiuto può essere ottenuto anche dall’alimentazione, soprattutto in fase di recupero: l’assunzione per via orale di collagene e glucosamina (presenti in questo integratore), due molecole abbondanti nel tessuto connettivo la cui funzione è quella di favorire lo sviluppo delle cartilagini e dei legamenti in generale, può sia stimolare che velocizzare il ripristino delle condizioni ottimali che rappresentare un valido aiuto in fase di prevenzione.
Rimedi di altro tipo
Se con i rimedi naturali non si può o non si riesce a lenire il dolore all’anca, è possibile intervenire con l’assunzione di farmaci appositamente studiati. Tra questi, ad esempio, vi sono gli antinfiammatori, che possono rendere il dolore più facilmente sopportabile o allontanarlo del tutto, anche se temporaneamente. Tra gli antinfiammatori più utilizzati in questo caso vi sono il paracetamolo e l’ibuprofene.
Nel caso in cui la causa scatenante dei dolori alle anche sia l’artrite, è possibile richiedere delle infiltrazioni di acido ialuronico, che leniscono gli effetti della malattia cronica per un lasso di tempo più esteso (variabile da 3 a 6 mesi).
Se invece il dolore all’anca è da attribuire a un urto, è possibile applicare lozioni a base di antinfiammatori non steroidei.
Naturalmente, prima di ricorrere a qualunque soluzione farmaceutica è strettamente indispensabile richiedere il consulto del proprio medico.
Per correggere la postura, soprattutto nel caso di asimmetria degli arti inferiori, è possibile rivolgersi a un ortopedico e richiedere un plantare che possa ristabilire il giusto livello tra le anche ed eliminare il dolore.
Leggi anche I migliori integratori contro l’artrosi
Dolore all’anca: quali esami fare?
Per poter ricevere una diagnosi pertinente, è innanzitutto fondamentale recarsi dal proprio medico di fiducia. Con l’anamnesi e con un controllo generale sarà infatti il medico curante a indirizzare il paziente verso lo specialista più indicato per la situazione.
A seconda dei casi, il medico specializzato può intervenire a livello fisico (effettuando, ad esempio, i massaggi di cui accennato in precedenza), oppure richiedere TAC o ecografie con le quali è possibile osservare direttamente lo stato di ossa e articolazioni, per quantificarne l’eventuale danno.