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In Italia esiste una pianta originaria dell’Asia orientale che, per via del suo vigore e della sua resistenza, viene considerata un pericoloso infestante per l’agricoltura e le varie coltivazioni.
Nonostante la sua enorme resistenza, la medesima pianta ha anche delle proprietà benefiche molto importanti per la salute umana, tanto che in Asia viene utilizzata da centinaia di anni. Questa pianta è comunemente conosciuta con il nome di Kudzu (o Kuzu), anche se il suo impiego come erba officinale in Occidente è ancora limitato.
Tuttavia, in virtù delle più recenti scoperte in merito alle sue ottime proprietà salutistiche, è bene conoscerla e utilizzarla per ricavarne il massimo beneficio.
Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere in merito al Kudzu, alle sue proprietà, alle caratteristiche e alle controindicazioni relative all’utilizzo.
Cos’è e quali sono le proprietà del Kudzu
Il Kudzu è una pianta rampicante proveniente dall’Asia orientale, la quale trova il suo habitat ideale nelle aree dell’Indocina e in Giappone. Più specificamente, è possibile ritrovare comunemente questa pianta nelle aree vulcaniche, in quanto cresce molto bene sulla lava solidificata.
Questa sua caratteristica adattiva può già dare un’idea generica della resistenza della pianta, il cui nome botanico è Pueraria montana. Infatti, è bene sapere che la pianta attecchisce molto bene nel terreno, raggiunge delle altezze non trascurabili e può vivere per oltre 100 anni.
Le proprietà del Kudzu si concentrano principalmente nelle sue resistenti radici, che – grazie al loro elevato contenuto in quercetina – si presentano forti e legnose. In questa parte della pianta, infatti, si concentrano non solo i minerali che la stessa è in grado di prelevare dalle rocce vulcaniche sottostanti, ma anche altri composti chimici.
Tra la vasta gamma di molecole presenti nelle sue radici non si possono non citare i minerali, prelevati in maniera molto efficace dalla lava solidificata. Attraverso complessi processi metabolici, tuttavia, la pianta è anche in grado di trasformare molti nutrienti in isoflavoni, molecole alleate delle donne (per questo il Kudzu è stato inserito come ingrediente in questa crema seno), tra cui spiccano genisteina e daidzeina.
Tra le altre proprietà della radice di Kudzu vi è anche un discreto contenuto in carboidrati complessi e fibre, le quali attribuiscono alla radice non solo un eccellente effetto saziante, ma anche la capacità di proteggere il sistema gastro-intestinale.
Si tratta, inoltre, di una pianta da aggiungere alla propria dieta ipocalorica, dato il suo contenuto in grassi particolarmente limitato. Non apportando elevate quantità di lipidi, è chiaro che il contenuto energetico della radice di Kudzu è molto ridotto, con valori intorno alle 35 kcal per 100 grammi di prodotto.
I benefici della radice di Kuzu
La vasta gamma di molecole fitoattive contenute all’interno della radice di Kudzu è associata ad altrettante proprietà benefiche.
È importante sottolineare, ad esempio, che l’eccellente contenuto in fibre e in carboidrati ha un effetto molto vantaggioso a carico del sistema digerente. Le fibre, infatti, tendono a gonfiarsi all’interno dello stomaco, formando un gel che occupa il volume a disposizione e dona un senso di sazietà prolungato.
Al contrario di molte altre fonti di fibre alimentari, tuttavia, la radice di Kudzu si contraddistingue per il suo equilibrio ottimale in termini di fibre solubili e insolubili. Grazie a questa particolare proprietà, viene attenuato uno dei principali effetti collaterali associati al consumo di fibre, cioè la produzione di feci troppo molli (per via dell’elevato richiamo di acqua da parte dell’intestino).
Per ciò che riguarda l’elevato contenuto in isoflavoni, invece, il discorso è decisamente più articolato. La gamma degli isoflavoni esistenti nel Kudzu è infatti molto vasta, e ognuna delle categorie presenta proprietà ben differenti.
Tra gli isoflavoni presenti all’interno della radice di Kudzu, ad esempio, è possibile annoverare quelli con una spiccata azione antiossidante. Il ruolo di queste molecole è quello di neutralizzare le tossine presenti nell’organismo, favorendone l’allontanamento e riducendo in questo modo lo stress ossidativo a carico delle cellule.
Secondo quanto pervenuto ai giorni nostri, il nome comune della pianta (“Kudzu”) sarebbe proprio da attribuire a questi isoflavoni, in quanto il termine sta a significare “sostanza in grado di eliminare le tossine”.
Altri isoflavoni presenti nella radice di Kudzu, però, hanno altre importanti proprietà, in quanto sono perfettamente in grado di interagire con i recettori nervosi e influenzare la sintesi di serotonina e dopamina, il che ha importanti effetti sul comportamento dell’uomo.
Ancora, vi è un’altra classe di isoflavoni utili per la protezione del sistema cardiocircolatorio e dagli importanti effetti sui vasi sanguigni. Attraverso il controllo dei grassi che si accumulano nel lume dei condotti, infatti, questi isoflavoni sono capaci di ottimizzare la circolazione del sangue, favorendo non solo il benessere delle gambe, ma anche del cuore.
I numerosi benefici attribuiti alla radice di Kudzu hanno fatto sì che essa venisse ampiamente utilizzata in medicina orientale per vari scopi. Molti di questi sono anche stati confermati dalla produzione scientifica odierna: ecco, dunque, qual è l’utilità della radice di Kudzu per la salute dell’uomo.
Radice di Kudzu: a cosa serve
Come già accennato, alle varie proprietà della radice di Kudzu sono associati altrettanti benefici per l’organismo umano. Ecco, quindi, gli effetti positivi che è possibile ricavare acquistando integratori a base di Kudzu o la radice di Kudzu in erboristeria.
La radice di Kudzu contro le dipendenze
Una delle classi degli isoflavoni presenti nel Kudzu è in grado di interagire con i recettori neuronali. Questa proprietà è particolarmente interessante, poiché è stato scoperto che da questa interazione è possibile ridurre le dipendenze.
Proprio per questo motivo, sono molti i professionisti che consigliano il Kudzu per smettere di fumare. Questo effetto contro la dipendenza da nicotina è da attribuire principalmente agli isoflavoni denominati genisteina, daidzeina e puerarina.
Queste molecole, infatti, sono in grado di interagire con la serotonina e il glutammato, favorendo la produzione di dopamina non droga-dipendente. In questo modo, la persona prova il ricercato senso di assuefazione pur non assumendo la sostanza che crea dipendenza, di fatto disintossicandosi.
Vi sono ancora numerosi studi in corso atti ad affermare le proprietà disintossicanti della radice di Kudzu, ma tutti stanno dando risultati molto positivi. Ovviamente, è anche possibile usare il Kudzu per smettere di bere, dato che il meccanismo di dipendenza è prettamente identico.
In merito all’alcool, però, c’è da aggiungere che i popoli orientali usano l’estratto della radice anche per combattere gli effetti collaterali legati al suo abuso.
Kudzu per combattere i disturbi gastro-intestinali
La radice di Kudzu viene anche utilizzata per contrastare alcuni sintomi a danno dell’apparato digerente, grazie a due meccanismi differenti.
Innanzitutto, il contenuto di carboidrati ha l’effetto importante di controllare il richiamo di liquidi da parte dell’intestino crasso. In questo modo, grazie a queste molecole viene garantito il giusto volume alle feci, evitando diarree o escrementi troppo duri.
In secondo luogo, c’è da sapere che la radice di Kudzu è una sostanza alcalina, capace di neutralizzare gli acidi presenti nello stomaco. Il Kudzu viene dunque usato sotto forma di integratore per contrastare reflusso gastro-esofageo, acidità di stomaco e l’eccesso di succhi gastrici in generale.
Kudzu per le donne in menopausa
Il legame tra Kudzu e menopausa non è certamente stato individuato di recente, anche se la letteratura scientifica attuale sta dimostrando i meccanismi che regolano questo legame. L’effetto, infatti, è che grazie all’estratto di Kudzu, le donne in menopausa riescono a controllare non solo l’umore, ma anche le vampate di calore.
Per ciò che concerne l’umore, il motivo è da ricercare nelle interazioni tra Kudzu e recettori nervosi. Per quanto riguarda le vampate di calore, invece, il risultato positivo è spiegato dalla capacità di alcuni isoflavoni di regolare la circolazione sanguigna.
I fitoestrogeni presenti al suo interno, infatti, compensano gli squilibri ormonali, esercitando un effetto vasodilatatore e prevenendo gli attacchi di fame nervosa. In aggiunta, molti degli isoflavoni presenti nel Kudzu favoriscono la mineralizzazione ossea, prevenendo condizioni diffuse in menopausa (come l’osteoporosi).
Il ruolo del Kudzu nella prevenzione del cancro al seno
È bene premettere che al momento non vi sono sufficienti prove scientifiche a supporto di questa teoria, eppure alcuni studi preliminari hanno dimostrato che il Kudzu potrebbe essere utile per prevenire il cancro al seno.
Secondo i ricercatori, l’effetto è dovuto alla presenza di isoflavoni che mascherano l’effetto di alcuni estrogeni, i quali – se presenti in elevate concentrazioni – possono predisporre la donna allo sviluppo di noduli.
Come accennato, però, si tratta solo di studi preliminari, dunque sono necessarie ulteriori prove prima che il claim venga autorizzato.
Controindicazioni
Al momento, non sono noti effetti collaterali attribuibili al consumo di Kudzu. Tuttavia, a causa del suo effetto sui recettori nervosi, è sconsigliabile consumarlo se si prendono antidepressivi, poiché potrebbe mascherarne o amplificarne l’effetto.
Ovviamente, si consiglia di consultare uno specialista anche qualora si sia interessati da ulteriori problemi di salute. Il consumo in gravidanza è sconsigliato poiché non si conoscono gli eventuali effetti sul feto.
Kudzu: prezzo e dove si compra
È possibile acquistare la radice di Kudzu in erboristeria, a un prezzo solitamente molto accessibile. In alternativa, esiste anche il Kudzu in capsule, all’interno delle quali è possibile trovare non solo il principio attivo, ma anche una serie di molecole in grado di ottimizzarne l’azione.
Integratore di Kudzu in compresse – Planetary Herbals
Un esempio di integratore di Kudzu sono le compresse commercializzate da Planetary Herbals. La particolarità dell’integratore, il cui prezzo è molto accessibile, sta nel fatto che contiene tutte le parti del Kudzu, dalle radici ai fiori, massimizzandone le proprietà. Questo integratore, dunque, potrebbe apportare tutti gli effetti presentati in precedenza.
Kuzu compresse – Zestlife
Per le donne in menopausa che soffrono di vampate di calore notturne, la soluzione potrebbe essere l’integratore Zestlife a base di Kudzu e Soia. Il prezzo dell’integratore – nel quale il Kudzu è associato ad altre molecole utili per combattere la sudorazione – è molto accessibile, e le recensioni da parte di coloro che l’hanno usato sono molto buone.
Integratore di Kudzu in capsule
In alternativa, vi sono le capsule a base di estratto di Kudzu prodotte da Anastore. Realizzate in Francia, queste capsule sono titolate al 40% in isoflavoni e al 12% in daidzeina, e la formulazione è pensata specificamente per combattere le dipendenze. Assumere queste capsule non equivale a consumare radice di Kudzu, in quanto i principi attivi del formulato sono concentrati.
Kuzu capsule Progress Lab
In conclusione, qualora vi fosse il desiderio di integrare il Kudzu per goderne di tutti i benefici, il rimedio ottimale può essere l’integratore prodotto da Progress Labs. Una confezione di questo integratore contiene ben 120 capsule, sufficienti per diversi mesi di utilizzo.
Conclusioni
Il Kudzu è, al momento, ancora poco diffuso in Italia. Tuttavia, i suoi benefici sono molteplici, per cui sarebbe opportuno incitare i consumatori al suo utilizzo, soprattutto se vi sono problematiche di varia natura.
Quando si parla di integratori alimentari, però, è importante ricordare che essi non possono assolutamente sostituire una dieta varia ed equilibrata e uno stile di vita attivo.