Elettrodi elettrostimolatore: tipi, posizione e migliori ricambi

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elettrodi elettrostimolatore

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L’efficacia dell’elettrostimolazione è testimoniata da numerosi studi scientifici a supporto di questa tecnica così innovativa. Il principale vantaggio dell’elettrostimolazione è senza dubbio la sua elevata versatilità: questa tecnologia, infatti, si presta egregiamente sia ad applicazioni in campo medico che estetico.

Più specificamente, l’elettrostimolazione EMS agisce a livello muscolare, e può essere utile sia per ottenere un vantaggio estetico legato allo sviluppo di muscoli quali pettorali e il quadricipite, sia per stimolare la perdita di peso e rassodare glutei e altre aree del corpo. Ciò non toglie, però, che l’elettrostimolazione EMS possa essere adoperata per trattare danni a muscoli (come il deltoide) o legamenti (tra cui ginocchio e spalla).

Al contrario, l’elettrostimolazione TENS agisce a livello neuronale, e si rivela particolarmente utile per bloccare la trasmissione di impulsi nervosi poco piacevoli; proprio per questa ragione, questa variante dell’elettrostimolazione viene ampiamente adoperata in campo medico nella terapia del dolore, soprattutto se associato a lombalgia e cervicale.

Da un punto di vista pratico, l’elettrostimolazione funziona grazie a uno strumento, denominato elettrostimolatore. L’elettrostimolatore non fa altro che creare una differenza di potenziale con il corpo umano: in questo modo, lo strumento riesce a emettere una scossa elettrica di lievissima entità, che in alcuni casi non viene percepita dai recettori tattili.

Per approfondire: Cos’è e a cosa serve l’elettrostimolatore

Il mezzo di trasmissione della scarica elettrica all’organismo umano è rappresentato dagli elettrodi. In virtù della loro elevata importanza, la qualità degli elettrodi è fondamentale per definire l’efficacia e la sicurezza dell’elettrostimolazione. Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere sugli elettrodi per elettrostimolatore e a concludere, una lista dei migliori accessori per l’elettrostimolatore.

Tipologie di elettrodi per elettrostimolatore

tipi di elettrodi elettrostimolatore

Gli elettrodi per elettrostimolatori disponibili in commercio sono molto numerosi, e classificarli in maniera sistematica è piuttosto complesso.

Una prima grande distinzione che si può fare degli elettrodi, tuttavia, consiste nel dividerli in monouso e riutilizzabili. Gli elettrodi monouso, come si può evincere dal nome stesso, possono essere utilizzati una sola volta, dopodiché perdono la loro efficacia e vanno smaltiti.

Gli elettrodi riutilizzabili, al contrario, possono essere adoperati molte volte prima della loro perdita di efficacia.

vantaggi legati all’utilizzo di un tipo di elettrodo piuttosto che un altro sono legati principalmente alle esigenze dell’utente. Ad esempio, chi ha la necessità di ricorrere frequentemente all’elettrostimolazione può fare affidamento sugli elettrodi riutilizzabili, che hanno un costo maggiore ma che garantiscono eccellenti performance nel tempo.

Al contrario, se l’uso dell’elettrostimolazione è saltuario e non regolare, può essere economicamente conveniente usare elettrodi usa-e-getta.

Da un punto di vista prettamente tecnico, invece, gli elettrodi per elettrostimolazione possono essere divisi in due principali categorie: elettrodi autoadesivi e pregellati.

Gli elettrodi autoadesivi, come si evince dal nome stesso, sono dispositivi che presentano una pellicola sulla superficie attiva. Una volta rimossa la pellicola, gli elettrodi possono essere attaccati alla pelle, e garantiscono una tenuta duratura e omogenea sull’area da trattare.

Poiché il collante che garantisce l’aderenza dell’elettrodo alla pelle è generalmente molto forte, è bene sapere che la rimozione di questi elettrodi può lasciare dei residui (facilmente removibili).

Gli elettrodi autoadesivi possono sia essere usa-e-getta che a lunga durata, e vengono commercializzati dai principali brand nel campo dell’elettrostimolazione, tra cui Tesmed, Compex, Beurer (e Sanitas), Globus e i Tech.

La superficie adesiva degli elettrodi pregellati, invece, è rivestita di un gel che garantisce l’uniforme distribuzione della scarica elettrica. Anche in questo caso l’aderenza è molto buona, ma nel caso di elettrodi a lunga durata, è necessario acquistare separatamente il gel per le successive applicazioni.

Come posizionare gli elettrodi per elettrostimolatore

posizionare elettrodi elettrostimolatore

Un altro parametro che rende gli elettrodi per elettrostimolatore molto variabili è la loro forma. Chiaramente, la forma degli elettrodi deve adattarsi alla zona su cui essi verranno applicati, pertanto un elettrodo per addominali avrà una forma e una dimensione diversa da uno per il ginocchio.

Posizionare gli elettrodi in maniera corretta, inoltre, è un requisito fondamentale per la riuscita del trattamento: la trasmissione della scarica elettrica, infatti, deve essere omogenea.

Per raggiungere questo obiettivo, la pelle deve essere pulita e asciutta (per garantire la massima aderenza), e la forma deve adattarsi bene all’area da trattare.

A seconda del tipo di elettrostimolazione da eseguire e dei muscoli eventualmente coinvolti, inoltre, è necessario seguire delle istruzioni specifiche per assicurarsi della corretta applicazione e della distribuzione adeguata delle frequenti scosse.

Pertanto, ecco di seguito alcune guide caso-specifiche:

Ricambio elettrodi elettrostimolatore

Come già accennato all’inizio di questo articolo, l’elettrostimolazione è efficace solo se la qualità degli elettrodi – siano essi monouso o duraturi – è buona. Pertanto, a seguire è disponibile una lista dei migliori elettrodi per elettrostimolatore disponibili in commercio:

Gel per elettrodi elettrostimolatore

Per gli elettrodi riutilizzabili pregellati, come già detto, è necessario acquistare separatamente il gel da applicare per le successive applicazioni. Ecco una lista dei migliori gel per elettrodi attualmente disponibili:

Domande frequenti

Come pulire gli elettrodi dell’elettrostimolatore?

Gli elettrodi dell’elettrostimolatore non possono essere puliti senza pregiudicarne le caratteristiche. Pertanto, una volta che gli elettrodi sono troppo sporchi o inutilizzabili, vanno semplicemente smaltiti.

Come rigenerare gli elettrodi dell’elettrostimolatore?

Gli elettrodi per elettrostimolazione pregellati possono essere ripristinati utilizzando un apposito gel.

Quanto durano gli elettrodi per elettrostimolatore?

La durata di un elettrodo dipende dalle sue caratteristiche. Quelli monouso hanno durata molto breve, mentre quelli riutilizzabili possono durare diverse settimane, a seconda dell’utilizzo.

Conclusioni

La scelta dei giusti elettrodi, o placche per elettrostimolatore è fondamentale per la riuscita del trattamento. Acquistando i prodotti adeguati e seguendo pochi semplici consigli, è possibile godere pienamente dei vantaggi dell’elettrostimolazione.

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