Quanto dura l’ovulazione?

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    Quanto dura l'ovulazione? Ecco tutto quello che devi sapere

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    Quanto dura l’ovulazione femminile? In questo articolo risponderemo a questa domanda, ma prima una breve introduzione:

    L’ovulazione è il momento essenziale del ciclo riproduttivo di una donna, in quanto corrisponde al rilascio e alla maturazione di una cellula uovo, la quale attende l’incontro di uno spermatozoo per far sì che avvenga l’impianto di un feto.

    Nonostante la descrizione del fenomeno nel suo complesso sia relativamente semplice, è bene sapere che vi sono diversi fattori che possono influenzare il rilascio dell’ovulo e la durata del processo. Ecco, dunque, tutto ciò che c’è da sapere in merito all’ovulazione e alla sua durata.

    Quanto dura l’ovulazione in donne con il ciclo regolare?

    Per convenzione, l’inizio del ciclo mestruale – che in caso di perfetta regolarità dura circa 28 giorni – viene fatto coincidere con il termine delle mestruazioni: da tale momento in poi, infatti, si innescheranno una serie di fenomeni ormonali molto diversi da settimana a settimana, fino alle successive perdite di sangue.

    La fase che segue le perdite sanguigne è detta di pre-ovulazione: consiste in un momento in cui il sistema si ricostituisce in seguito allo stress subito. In questo caso, infatti, un ormone detto follicolo-stimolante agisce in modo da favorire la crescita dell’ovocita e da ricostruire le pareti uterine. Si tratta a tutti gli effetti di una fase di riparazione e transizione verso il momento più importante del ciclo.

    La settimana che segue è proprio il periodo dell’ovulazione: la cellula principale viene rilasciata attraverso le trombe di Falloppio, in attesa di fecondazione.
    Se vi state chiedendo quanto dura l’ovulazione, la risposta in caso di ciclo regolare è di 7 giorni circa, anche se la fecondazione può avvenire anche prima o dopo questo arco temporale (si consideri uno scarto di 2 giorni circa). In alcuni casi, infatti, la cellula uovo può resistere qualche ora in più, così come gli spermatozoi, che hanno una vitalità di circa 24-48 ore.

    Ciò significa che un rapporto sessuale non protetto avuto prima dell’ovulazione può comunque tradursi in una gravidanza. Il periodo fertile, dunque, non sempre coincide con quello di ovulazione.

    Quanto dura l’ovulazione con ciclo irregolare?

    Se il proprio ciclo mestruale è irregolare, potrebbero esservi alla base problemi di natura ormonale, per i quali è opportuno contattare un ginecologo e un endocrinologo.
    Le ripercussioni di questi sbalzi ormonali sul ciclo mestruale possono essere molto importanti. Molte donne, infatti, manifestano anche più di una mestruazione al mese, mentre in altri casi le stesse possono essere intervallate da mesi interi.

    In questi casi, definire con esattezza quando ovviene l’ovulazione e quando si rimane incinta è molto complicato, non essendovi regolarità.
    Per conoscere quanto dura l’ovulazione, però, sono disponibili test statistici ed empirici, che hanno una precisione e affidabilità variabile.

    Uno dei test meno affidabili ma più noti, in quanto precursore delle tecniche sviluppate in seguito, è il metodo Ogino-Knaus. Questo prevede che la donna registri distanza e durata delle mestruazioni in 12 mesi, per poi applicare una semplice relazione matematica grazie alla quale è possibile definire, seppure in maniera approssimativa, durata e distanza dalle mestruazioni del periodo di ovulazione.

    Con il tempo sono poi stati sviluppati metodi più accurati, che prevedono tra le altre cose la misurazione della temperatura basale (ovvero la temperatura corporea al risveglio, prima di compiere qualunque attività, la quale è fortemente condizionata dalla concentrazione di progesterone), e la combinazione delle due informazioni. Uno di questi è noto come metodo di Billings.

    Stima dei giorni fertili dal muco cervicale

    I giorni fertili quali sono? A questa domanda possiamo rispondere anche con un altro metodo, ovvero osservando la consistenza ed il colore del muco vaginale per capire quando si è fertili e quando invece non lo si è, attraverso l’osservazione del muco infatti possiamo in qualche modo capire se siamo in periodo pre mestruale, in periodo di ovulazione oppure se ci troviamo nella fase successiva.

    Il muco cervicale è un fluido la cui consistenza e il cui colore variano in maniera sostanziale durante le fasi del ciclo mestruale.

    In un altro articolo, ad esempio, abbiamo parlato di come deve essere il muco pre-ciclo.

    L’obiettivo di questo liquido è quello di creare un ambiente umido e ospitale per gli spermatozoi, nonché di proteggere l’eventuale cellula fecondata, rappresentando una vera e propria barriera contro l’ambiente esterno.

    Il muco in seguito alla scomparsa delle mestruazioni si manifesta di consistenza grumosa, di colore biancastro e con una bassa elasticità. Questo è dovuto al fatto che dopo le perdite di sangue non vi è una cellula uovo da difendere.

    Nel corso dei giorni, però, la situazione varia in maniera sostanziale: il muco cervicale tende a cambiare le proprietà (grazie a un arricchimento in acqua), e il giorno precedente l’ovulazione raggiunge il picco quantitativo e qualitativo. In questo momento, infatti, la produzione di muco è ai suoi massimi e può essere responsabile di frequenti perdite, da non confondere però con il fenomeno di spotting. La consistenza del muco è fluida, estremamente estensibile e di colore trasparente.

    È possibile testare la consistenza del muco per accertarsi dell’inizio della fase di ovulazione prelevandolo direttamente dalla vagina (indossando però dei guanti e senza spingersi troppo in fondo); il ginecologo, invece, può effettuare un prelievo più accurato in prossimità della cervice, il che garantisce la massima accuratezza delle informazioni che vengono ricavate.

    Per comprendere quando si è fertili e quanto dura l’ovulazione con ciclo irregolare, dunque, è bene prestare attenzione a questi segnali, tra cui la sensazione di umido in vagina (da non confondere con l’eccitazione sessuale), consistenza del muco e sue eventuali variazioni nei giorni successivi.

    Al termine dell’ovulazione, infatti, il muco cervicale torna progressivamente alle condizioni descritte inizialmente.

    Approfondisci leggendo anche i vari metodi per calcolare la fertilità femminile.

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