Coliche renali: sintomi, cause, rimedi

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    Coliche renali: sintomi, cause, rimedi

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    Coliche renali, ecco come riconoscerne i sintomi, scopri quali sono le cause e i rimedi a questo problema comune a molti Italiani.

    Le coliche, in generale, sono degli spasmi che interessano i muscoli e alcuni organi in maniera improvvisa e con elevata intensità. Tra queste, le coliche renali sono tra le più dolorose in assoluto: alcuni pazienti affermano che il dolore di una colica renale è paragonabile a quello di una coltellata.

    La presenza delle coliche renali, inoltre, non è mai da considerarsi fisiologica, in quanto il dolore annesso alla stessa è la chiara manifestazione di un problema che richiede una visita dal medico e un intervento mirato alla risoluzione della situazione.

    Ecco, dunque, tutto quello che c’è da sapere in merito alla colica renale: i sintomi, come la si riconosce, quali sono le cause scatenanti e quali rimedi possono essere adottati.

    Coliche renali sintomi

    Le coliche renali, da un punto di vista biologico, sono delle contrazioni muscolari improvvise e molto dolorose, che vengono seguite in breve tempo dal rilassamento dello stesso tessuto. Proprio come quando si muove un muscolo corporeo volontario, anche i tessuti – e quindi gli organi – che agiscono involontariamente seguono questo ciclo, ma può capitare che in casi particolari le ripetizioni si alternino in maniera errata, generando appunto un dolore molto intenso, noto con il nome di colica renale.

    Le caratteristiche tipiche di questo spasmo sono ben definite: si tratta di un dolore estremamente intenso, che in alcuni casi può mozzare il fiato e che viene paragonato a quello di una coltellata, il quale arriva in maniera improvvisa e del tutto inaspettata. Secondo molte testimonianze, l’evento si concentra principalmente di notte, anche se non vi sono studi scientifici che confermano questa tesi.

    Un’altra caratteristica della colica renale è la sua durata: per quanto intenso, infatti, il dolore tende a scomparire dopo pochi secondi. Una singola colica, dunque, si risolve spontaneamente nell’arco di pochi istanti.
    Nonostante il suo decorso automatico, una volta percepita la prima colica renale è lecito attendersene altre successive, le quali si presentano con intensità simile alla prima.

    Inoltre, il dolore causato da una colica tende a diffondersi in altre aree del corpo, in quanto l’intensità fa sì che il dolore si propaghi. A seconda del tipo di colica, la propagazione del dolore segue uno schema più o meno ben definito. Nel caso specifico della colica renale, l’infiammazione è discendente e tende a raggiungere il basso ventre, la schiena e la zona inguinale.

    Altri sintomi che possono precedere o accompagnare la colica renale sono nausea e vomitotachicardia, eventuale sudorazione e tracce di sangue nelle urine, specifiche del problema. Vi sono poi alcune manifestazioni più o meno soggettive, non correlate a tutti i pazienti, tra cui necessità di urinare con frequenza e la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica.

    Cause delle coliche renali

    Coliche renali: sintomi, cause, rimedi

    Come si può chiaramente evincere dal nome, le coliche renali interessano i due specifici organi deputati alla filtrazione del sangue e al rilascio delle scorie nell’urina: i reni. Questi due organi dalla forma assimilabile a quella di un fagiolo sono estremamente ricchi di piccoli canali, tubuli e vasi sanguigni, i quali formano una struttura molto compatta ma porosa, che agisce proprio da filtro meccanico.

    Tuttavia, o a causa di una predisposizione o quando si segue un’alimentazione inadeguata, si può incorrere nelle coliche renali. Da un punto di vista meccanico, queste sono causate da agglomerati di particelle che si complessano, assumono una forma compatta (assimilabile a quella di piccoli sassolini) e ostacolano il funzionamento dei reni, note con il nome di calcoli renali.

    Quando si formano i calcoli, le situazioni che ci si può trovare ad affrontare sono sostanzialmente due. Nel primo caso, i calcoli renali sono troppo grandi, dunque ostacolano completamente il passaggio del sangue e la formazione dell’urina; nel secondo caso, invece, i calcoli sono troppo grandi per passare nell’urina ma sufficientemente piccoli per penetrare nei tubuli. In questa specifica situazione, però, la pressione esercitata a monte dal sangue forza i calcoli più piccoli a passare nei canali, generando il dolore atroce.

    Le cause che portano alla formazione dei calcoli renali, però, sono estremamente diversificate tra loro. Una delle principali è la disidratazione: bere poca acqua, infatti, favorisce il compattamento delle particelle, le quali diventano a tutti gli effetti dei calcoli renali.
    Proprio per questo motivo si consiglia di bere mediamente 2 litri di acqua al giorno.

    Anche la scelta dell’acqua da bere è tuttavia fondamentale per evitare la formazione di calcoli renali. In particolare, se si bevono acque molto dure, ricche di calcio e di sali, la probabilità che si formino dei calcoli è molto alta. Naturalmente, i minerali disciolti nell’acqua hanno una funzione fondamentale per l’organismo umano, dunque il consiglio non è di bere esclusivamente acque oligominerali, bensì di alternarle ad acque minerali.

    Naturalmente, ciò che si mangia contribuisce in maniera notevole alla formazione dei calcoli renali. Basti pensare a una dieta troppo ricca di sodio: il sale, infatti, oltre che causare l’ipertensione, può anche contribuire alla formazione di calcoli renali di dimensioni variabili. Lo stesso vale per una dieta ricca di proteine e zuccheri ma non di acqua.

    Anche alcuni cibi apparentemente insospettabili possono essere causa di calcoli (soprattutto in soggetti predisposti). Tra questi, ad esempio, vi sono gli spinaci, nonché le barbabietole e persino il tè nero. Anche in questo caso, l’idea non è di demonizzare tali cibi, piuttosto di controllarne le quantità assunte.

    In conclusione, l’obesità, malattie specifiche del rene e persino alcune infezioni possono causare la formazione di pietre o cristalli, i quali sono alla base delle coliche renali.

    Rimedi per le coliche renali

    Coliche renali: sintomi, cause, rimedi

    Di seguito elenchiamo alcuni rimedi di tipo naturale ed alcuni rimedi di tipo farmaceutico che solitamente vengono utilizzati per combattere le coliche renali.

    Coliche renali rimedi naturali

    Uno dei rimedi naturali per le coliche renali è senza ombra di dubbio la dietaCosa mangiare per le coliche renali? In realtà, solo uno specialista può rispondere a una domanda con elevata specificità, soprattutto in base al caso clinico preso in esame, ma di sicuro vi sono alcuni principi generali di buonsenso da seguire: bere acqua a sufficienza durante il giorno, seguire un’alimentazione varia ed equilibrata, fatta soprattutto di vegetali, ed evitare di assumere troppa carne.

    Vi sono poi precetti più specificamente legati al problema, tra cui la scelta delle acque da bere, evitare di mangiare troppe verdure ricche di ossalati e non esagerare con il consumo di tè.

    Tra i rimedi della nonna per le coliche renali, tuttavia, vi sono alcuni infusi a base di betulla, rusco, alchechengio ed equiseto, tutti vegetali dalle spiccate proprietà diuretiche che possono favorire la fuoriuscita dei calcoli renali più piccoli.

    Farmaci per coliche renali

    Per fortuna, l’industria farmaceutica ha messo a punto diversi metodi per la riduzione del dolore associato alle coliche renali. Tra i rimedi vi è senza dubbio l’impiego di antinfiammatori non steroidei (FANS), che riducono l’infiammazione e alleviano il dolore.
    È bene tuttavia tenere a mente che questi farmaci agiscono esclusivamente sul sintomo, ma non sono risolutivi del problema.

    Quando, invece, le coliche sono causate da un microrganismo di natura batterica o fungina, la soluzione più adeguata consiste nel ricorrere ad antibiotici, naturalmente sotto prescrizione medica.

    Se i calcoli, e dunque le coliche renali, sono causate dall’alimentazione o da cause differenti, e se con i rimedi della nonna per le coliche renali non si risolve, è necessario consultare uno specialista. In alcuni casi, l’unico rimedio possibile per l’asportazione dei calcoli è l’intervento chirurgico.

    Alcuni di questi interventi chirurgici sono mini-invasivi: possono essere utilizzate piccole sonde, inserite localmente, le quali generano onde d’urto o ultrasuoni finalizzati alla frantumazione del calcolo. In genere, questi interventi vengono eseguiti in anestesia locale.

    Coliche renali quanto durano

    Una singola colica renale ha un decorso solitamente molto rapido, che varia da 30 a 60 secondi. In questo arco di tempo, il dolore si manifesta improvvisamente e in maniera intensa, raggiunge un picco di intensità e successivamente si propaga in altre aree del corpo, per poi scomparire.

    Anche se una singola colica ha un decorso piuttosto breve, è bene sapere che questi spasmi muscolari possono manifestarsi a intervalli più o meno regolari, fino alla completa risoluzione della loro causa.

    Vi sono alcune ipotesi in merito alla concentrazione delle coliche in specifici momenti della giornata, ma al momento non si tratta di notizie certe.

    Cosa mangiare con le coliche renali

    L’alimentazione per le coliche renali deve seguire certamente uno schema ben definito, soprattutto in soggetti predisposti. La dieta più indicata è anche in questo caso quella mediterranea: si consiglia di assumere molta frutta e verdura fresca di stagione, limitando però il consumo di prodotti che presentano ossalati (tra cui spinaci e biete, nonché nocciole, frutti rossi e tè nero).

    La dieta deve limitare il più possibile anche le carni rosse, che rendono l’urina acida e causano la precipitazione di alcune particelle, mentre si suggerisce di alternare le acque minerali con quelle oligominerali. In termini di volume, l’acqua assunta dovrebbe raggiungere almeno 2 litri al dì.

    Coliche renali in gravidanza

    Le coliche renali in gravidanza sono molto frequenti. Solitamente non sono pericolose, e sono dovute alle aumentate esigenze nutritive della donna, che ospita il feto. In questo caso, valgono tutti i consigli indicati in precedenza (si suggerisce però di contattare il ginecologo e l’urologo alle prime manifestazioni, per un trattamento adeguato e sicuro).

    Domande frequenti F.A.Q.

    ✅ Cosa sono le coliche renali?

    Le coliche renali sono degli spasmi che generano dai reni e interessano il basso ventre fino all’inguine.

    ✅ Come si manifestano le coliche renali?

    Queste si manifestano con un dolore molto intenso, spesso lancinante, che ha un decorso molto rapido.

    ✅ Perché vengono le coliche renali?

    La causa scatenante sono i calcoli, i quali ostacolano la normale funzionalità dei reni.

    ✅ Quanto durano le coliche renali?

    Una singola colica è molto breve, ma queste possono manifestarsi in gruppo, con intervalli più o meno lunghi tra l’una e l’altra.

    ✅ Come si curano le coliche renali?

    È possibile utilizzare sia metodi naturali – legati all’alimentazione – che clinici.

    ✅ Cosa mangiare con le coliche renali?

    Si consiglia di mangiare frutta e verdura di stagione, e di bere molta acqua.

    ✅ Cosa non mangiare con le coliche renali?

    Vanno limitati spinaci, biete, frutti rossi e nocciole, frutti ricchi di ossalati.

    ✅ Che acqua bere per le coliche renali?

    Durante le coliche, si consiglia di bere acqua minimamente mineralizzata, per evitare di peggiorare il problema.

    ✅ Chi cura le coliche renali?

    Lo specialista di riferimento è l’urologo.

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